
CAMINI AD ACCUMULO
Il camino che si carica 3-4 volte al giorno
Con questa espressione si intende quel tipo di inserto camino in cui è previsto un rivestimento interno costituito da un notevole quantitativo di materiale refrattario, la cui presenza favorisce sia l’ottimizzazione della combustione sia l’accumulo termico. Particolarmente interessante è l’esistenza di alcuni modelli di inserto di elevata qualità costruttiva, appositamente progettati per resistere a temperature piuttosto elevate.
Questi inserti infatti nascono per essere collegati non direttamente alla canna fumaria, bensì ad elementi per l’accumulo termico fra questi, particolare attenzione meritano gli anelli per l’accumulo termico in carburo di silicio, appositamente studiati per essere posizionati sopra l’inserto camino ad accumulo. Il fumo, passando al loro interno attraverso un percorso a spirale, cede ad essi parte del suo calore. Con alcuni inserti è possibile ricorrere a veri e propri giro fumi (sebbene di limitata lunghezza), prendendo spunto dalla tecnica della stufa ad accumulo o stufa inerziale.
Mentre nella stufa ad accumulo il picco di temperatura può anche superare gli 800-900°C, nel camino ad accumulo solitamente la temperatura si aggira intorno a 300-400°C cosa che permette comunque di non espellere direttamente i fumi (sarebbe irrazionale farlo senza aver prima recuperato parte del loro calore), bensì di farli passare attraverso del materiale refrattario allacciato in coda all’inserto con funzione di accumulo.
Qualità dell’inserto, progetto fumistico, tipologia e quantità di refrattario allacciato in coda all’inserto, determinano la durata dell’accumulo di calore che può anche superare le 6-8h dopo l’accensione del fuoco.
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